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Don Vincenzino, un Prete un passo avanti.


Anche se Don Vincenzino viene affettivamente ricordato, nel senso positivo del termine, come un sacerdote “vecchio stampo”, un sacerdote con un gran carisma speso a vantaggio dell'intera comunità, tanti concordano nel dire che a tutto questo va senz’altro aggiunto l’aspetto della sua lettura dei tempi declinata nelle singole persone con le quali interagiva continuamente, parrocchiani ed extra-parrocchiani.

A livello pastorale, anche se a volte con le proprie omelie restava ancorato alla visione ecclesiastica tradizionale, giorno dopo giorno Don Vincenzino ha praticato a 360 gradi la cultura dell’accoglienza, senza antemettere alcun pregiudizio partendo dai suoi cari emigrati/immigrati per arrivare agli ultimi e agli additati e poi ancora, agli emarginati e ai bisognosi, senza, ovviamente, trascurare chi, in prima linea, si spendeva in Parrocchia.

Tanto immenso quanto silenzioso e cauto il sostegno e la solidarietà realizzata con la “San Vincenzo de’ Paoli”.NOTA

A tal proposito, Don Vincenzino, come d’altra parte da sempre avviene in tutte le Parrocchie, era oggetto spesso di visite con richieste disperate: oggi non riesco a comprare neanche qualcosa da mangiare … mi sono arrivate delle bollette che non so come pagare … non so come comprare i libri per la scuola dei miei figli … richieste che a volte arrivavano anche da persone provenienti da fuori paese: la porta della Chiesa era, comunque, sempre aperta!

C’erano anche delle insistenti proposte per le più svariate forme di assicurazione o di vendita di libri ed enciclopedie: Sa, è da più di un mese che non chiudo un contratto e giù a proporre l’assicurazione per il campanile oppure per i chierichetti, l’assicurazione per il Centro sociale, quella per le processioni … l’enciclopedia dei Santi, la Raccolta della storia delle Religioni …

In diverse occasioni, però, Don Vincenzino non si limitava a provvedere con la carità parrocchiale e di tasca propria ma, invitava le persone a dare il proprio servizio per rendere dignitosa la stessa richiesta di aiuto. Ecco allora che ogni tanto si potevano vedere persone che tagliavano l’erba al Centro sociale o che pulivano la Chiesa … altre volte Don Vincenzino faceva trovare degli alimenti, magari per evitare che le offerte in denaro finissero in sigarette o in giochi d’azzardo.

Inoltre, Don Vincenzino era anche un sacerdote molto attento alle innovazioni tecnologiche da applicare a servizio delle sue attività parrocchiali.

Ecco allora che fornisce la Parrocchia del proiettore super 8, del proiettore/diapositive, di televisione, del videoregistratore, del videoproiettore … del ciclostile, di fotocopiatrici per arrivare poi al Risograph (il ciclostile moderno), e fa impiantare nelle Chiese l’impianto di amplificazione, di elettrificazione delle campane e di antifurto.

Per la Notte del 24 dicembre del 1999, in sostituzione delle tradizionali meditazioni, in genere, previste per le Veglie della Messa della Notte di Natale, ha fatto predisporre dai giovani dell’A.C. tutta la strumentazione necessaria per proiettare in diretta l’apertura dell’Anno Santo da parte di Papa Giovanni Paolo II: il Grande Giubileo dedicato alla pietà di Dio e al perdono dei peccati.

Per diverse volte, negli anni ’90 ha organizzato, in occasione dei convegni annuali del 27 luglio con gli emigrati, dei collegamenti in diretta con l’Australia, dando modo a diversi parenti, dopo tanti anni di lontananza, di mettersi visivamente in contatto.

 

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NOTA

La Società di San Vincenzo de Paoli è una associazione cattolica ma laica, che opera generalmente nelle parrocchie e che ha come scopo principale quello di aiutare le persone più sfortunate: i poveri, gli ammalati, gli stranieri, gli ex carcerati, gli anziani soli, sia dal punto di vista materiale-finanziario che da quello morale-culturale. Non si occupa quindi solo di pagare le bollette e fornire pacchi di alimentari, ma cerca di capire le cause delle povertà e di combatterle.

Vincenzo de' Paoli, nome originale Vincent de Paul (Pouy, 24 aprile 1581 – Parigi27 settembre 1660), è stato un presbitero francese, fondatore e ispiratore di numerose congregazioni religiose come la Congregazione della Missione (i cui membri sono comunemente denominati Lazzaristi), le Dame della carità e, poco più tardi, anche le Figlie della carità, di estrazione sociale più bassa rispetto alle Dame. È stato proclamato santo il 16 giugno 1737 da Papa Clemente XII.

È considerato il più importante riformatore della carità della Chiesa cattolica.

 


 

 

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