La Croce sul Monte Santo (dal 2003).

Don Vincenzo, appassionatosi al luogo grazie alla preziosa opera di Santino Correnti, espresse il desiderio di istallarvi una Croce a protezione degli abitanti di Linguaglossa.

Nel 2003, appena insediatosi in Chiesa Madre, Don Vincenzo riuscì nel suo intento.

Oggi, grazie alla volontà del prof. Salvatore Castorina Governatore della Confraternita Sant'Egidio Abate, la Croce si presenta rinnovata e con un futuristico impianto di illuminazione.


Monte Santo - 2003
Monte Santo - 2003

Nella Borgata Catena di Linguaglossa possiamo trovare il Monte Santo.

Racconta il “catenoto” Santino Correnti.

Negli anni 50/60, nella borgata Catena, il mondo dei nostri giochi non era ovviamente il computer o la play-station, bensì correre per i campi o andare a raccogliere asparagi e funghi.

Uno dei luoghi preferiti per tali attività era il nostro Monte Santo che, con la sua imponenza e maestosità, ci ha sempre “protetti”: per i nostri avi, infatti, il piccolo monte era ritenuto sacro.

Santino Correnti
Santino Correnti

Finito il tempo del gioco e della spensieratezza, già papà, trovandomi con la mia famiglia proprio lì, a Catena, a casa dei miei, una domenica di Pasqua, mio figlio, guardando verso il monte mi chiese il nome di quel luogo vicino la casa dei nonni.

Io non mi limitai a dirgli il nome, bensì portai mio figlio fin lassù a vedere il panorama. Giunti sulla cima del monte, mio figlio rimase ammaliato dalla vista mozzafiato che da lassù si poteva ammirare.

All’improvviso una idea balenò nella mia testa: portare sul luogo Padre Di Mauro, mio Maestro di vita.

Qualche giorno dopo convinsi Padre Di Mauro a salire in cima a questo monte.

Giunti in cima, fu tanto il suo stupore per quel panorama dell'Etna e del nostro paese che egli quasi non voleva più scendere da lassù. Fu in quella occasione che mi disse che sarebbe stato bello poter collocare in quel luogo una croce in segno di protezione per la nostra Linguaglossa.

Non passò molto tempo che una croce in legno di castagno fu donata da un nostro concittadino che è voluto rimanere nell'anonimato. Da allora questo monte è stato meta di numerosi pellegrinaggi da parte dei linguaglossesi e non, specie nella settimana a cavallo fra la fine di agosto e l’inizio di settembre per i festeggiamenti del Patrono Sant’Egidio.

Tuttavia il nostro amato Don Vincenzo non era pienamente soddisfatto della visibilità dell'opera e, tutte le volte che parlavamo della Croce o andavamo lassù, sul monte, mi diceva "Santino, mi piacerebbe che un giorno, questa Croce benedetta, possa essere illuminata. Se prima di morire non riuscirò nel mio intento, promettimi di adoperarti per poter realizzare questo mio sogno".

Monte Santo - 1923
Monte Santo - 1923

Don Vincenzo istituì, quindi, la tradizione del "Pellegrinaggio al Monte Santo" nei primi giorni di settembre di ogni anno in concomitanza con la festività del Santo Patrono Sant'Egidio, in ricordo del miracoloso evento durante la colata lavica del 1923.

Proprio sullo stesso monte, il 20 giugno del 1923, "partito il giorno prima da Roma alla volta di Fiumefreddo di Sicilia, il Re Vittorio Emanuele III salì per rendersi conto di persona, non attraverso il filtro delle autorità ministeriali, di cosa stava accadendo alle pendici del vulcano".

Oggi, grazie ancora alla presenza di Santino Correnti e alla volontà del prof. Salvatore Castorina Governatore della Confraternita Sant'Egidio Abate, la Croce si presenta rinnovata e con un futuristico impianto di illuminazione.

Del 5 maggio 2024, proprio a cura della Confraternita Sant'Egidio Abate, la Manifestazione della designazione delle "Guardie d'onore" alla Santa Croce illuminata.

Alcune foto della manifestazione del 2024.

La cerimonia di investitura a "Guardia D’onore della Croce illuminata" del Monte Santo del 5 maggio 2024.

Vai al Video dell’intervento di Santino Correnti alla Manifestazione.