Per San Francesco di Paola, essendo il titolare della Parrocchia, Don Vincenzino aveva un’attenzione particolare.
Sin dall’inizio della sua azione pastorale a Linguaglossa, raccogliendo la devozione già esistente, si adoperò per mantenere ed incrementare il culto del Santo.
Ne sono testimonianza:
- la collaborazione voluta e cercata in maniera reciproca con l’artista Salvatore Incorpora: la realizzazione del portale della Chiesa in bronzo lanciata nel 1975 in occasione del suo 25° di sacerdozio, l’opera letteraria “Fece Francesco direzione mare un segno di croce alto” nel 1998 in occasione del 50° della parrocchia, il restauro della statua e l’idea di creare una base al mezzo busto nella nicchia dell’altare del Santo;
- i festeggiamenti del “V centenario della morte del Santo” nel 2007;
- le processioni penitenziali del Santo per le vie del paese, anche se in maniera saltuaria;
- gli annuali pellegrinaggi a Paola. Il clou fu raggiunto nel 2002, in occasione del suo 50° di sacerdozio quando l’A.C., coordinata dal Presidente Claudio Guzzetta, riuscì a portare in pellegrinaggio a Paola ben tre pullman;
- la “Pratica dei 13 venerdì” con l’immancabile Inno finale “Al Santo glorioso”.
Questa pia pratica è stata voluta nel '400 personalmente dallo stesso Santo, che l’aveva pensata in onore del Signore e dei dodici apostoli (1+12=13). Così essa era concepita, secondo la tradizione tramandata nell’Ordine:
“Per tredici venerdì consecutivi confesserete le vostre colpe e riceverete il santissimo Sacramento nella Messa che farete dire o ascolterete, per la grazia di cui avete bisogno. Durante la Messa reciterete tredici Pater e tredici Ave Maria in onore e riverenza di Gesù Cristo Crocifisso e dei dodici Apostoli. Nel tempo stesso farete ardere due candele di cera, in segno delle due virtù: Fede e Speranza; e una terza la terrete accesa in mano, come simbolo della Carità, con cui dovete amare Dio e chiedergli le grazie. Così nostro Signore vi concederà il compimento dei vostri giusti desideri”.
Col tempo questa pratica si trasformò e finì per diventare una forma di preghiera con la quale si chiede l’intercessione del Santo, percorrendo durante i tredici venerdì le varie virtù da lui praticate e proposte a noi come esempio di vita.
Questa pia pratica si attua in preparazione della festa del Santo, a partire dai tredici venerdì che precedono il 2 aprile. Quando il 2 aprile coincide con la Settimana Santa del periodo pasquale, la data viene posticipata.
I | Venerdì: | L'umiltà di S. Francesco di Paola. |
II | Venerdì: | La penitenza di S. Francesco di Paola. |
III | Venerdì: | L’amore di S. Francesco di Paola verso Dio. |
IV | Venerdì: | L’amore di S. Francesco di Paola verso il prossimo |
V | Venerdì: | L’amore di S. Francesco di Paola verso Gesù. |
VI | Venerdì: | L’amore di S. Francesco di Paola verso la Madonna. |
VII | Venerdì: | L’ubbidienza di S. Francesco di Paola. |
VIII | Venerdì: | La castità di S. Francesco di Paola. |
IX | Venerdì: | La povertà di S. Francesco di Paola. |
X | Venerdì: | La mansuetudine di S. Francesco di Paola. |
XI | Venerdì: | S. Francesco di Paola e la pace |
XII | Venerdì: | S. Francesco di Paola e la famiglia. |
XIII | Venerdì: | La perseveranza di S. Francesco di Paola. |
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Contatti: Egidio Di Mauro, Linguaglossa (CT)
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